mercoledì 21 maggio 2014

Gli Inizi della Cultura Fisica Prima Parte

           Gli Inizi della Cultura Fisica

"Colui che mescola la ginnastica alle arti nella proporzione più bella e le 
 applica alla sua anima nella giusta misura, costui è, abbiamo diritto di dirlo, 
 l’artista più perfetto e armonioso, molto più di quello che accorda le corde di 
 uno strumento"
 Platone

Come prima cosa non sappiamo se nella preistoria ci fosse un gruppo 
di appassionati che si riuniva per sollevare pietre, anche se gli antichi
giochi potrebbero esserne la testimonianza residua o evoluta. la forza
era di vitale importanza sotto diversi aspetti...
Nel 3600a.C. in Cina si usavano strumenti come lo Shidan, curioso attrezzo della dinastia Ming: una sbarra di legno con due pietre alle estremità. Lo Shidan fu il primo bilanciere.
Anche in Grecia ci si allenava con pietre o metalli simili ai nostri manubri: le altere. L'alter più antico pare quello di Epaineton, del VI sec. a. C., in piombo di poco meno di 2 kg.
Nel 668 a.C l'atleta spartano Charmis si sottoponeva ad una dieta di fichi secchi, fin quando Pitagora scoprì che era molto più performante una dieta basata sulle proteine: alimentò in questo senso il suo campione Eurymenes di Samo, per le olimpiadi
Medici come Antillo (II sec. d. C.) e Oribasio (IV sec d.C)  consigliavano l'allenamento con i pesi, chiamato alterobolia, per irrobustire il fisico
Milone di Crotone

Gli atleti già usavano le palestre per allenarsi, tuttavia, non usavano la resistenza come allenamento, ma piuttosto la usavano come mezzo per valorizzarlo.
Il più notevole di questi atleti fu il campione di lotta libera olimpico, Milone di Crotone. La storia narra che portò un vitello sulle spalle ogni giorno fino a che riusci a portarsi sulle spalle un toro. Dimostrando così la resistenza progressiva come un mezzo per sviluppare la forza.
Anche nella Roma dei Cesari, per l’allenamento dei pretoriani e gladiatori  venivano utilizzate le altere.
 Nel 11° secolo in India il bodybuilding si insediò. Gli indiani usavano maubri primitivi scolpiti con la pietra per il solo scopo di diventare sempre più grandi e forti, a partire dal 16° secolo il sollevemaneto pesi divenne un vero e proprio passatempo per l’India.
 Col tempo (presenza di culture e tradizioni sia abraiche, musulmane e infine cristiane) si vide il corpo come realtà bassa, fragile, mondana: lo stesso buddismo predicava ben prima del cristianesimo il NIRVANA, come appunto distacco totale dal corpo.
Leonardo da Vinci studiò e disegnò i muscoli del corpo umano, il suo manuale “de arte gymnastica” uscì a Venezia nel 1569 e per oltre cent’anni fu ristampato in molte differenti edizioni. Il libro è un compendio di ciò che hanno scritto antichi e post-antichi sull’allenamento. Fra le altre cose analizza l’uso dei manubri da parte dei greci, le halteres
Nel 1778 grazie a Ludwing Jahn venne introdotta la Cultura Fisica in Germania, e in tal maniera i tedeschi educarono il loro esercito. Similmente la ginnastica entrò in molti altri Paesi: in Inghilterra il primo sistema di allenamento fu voluto da Cleias nel 1825, migliorando il metodo tedesco. Ci si accorse cioè che il metodo migliore e più veloce per conseguire forza era quello di sollevare pesi. Così uomini e donne molto grossi e forzuti, non proprio armonici, si esibivano in giochi e circhi.
ThomasTopham(Londra1702-1749)antesignano dell’allenamento stile Branch Warren, sollevò 3 barili attaccati con catene al collo (360 Kg)

Thomas Topham (Londra 1702-1749)
Un certo Giovanni Battista Belzoni nacque a Padova nel 1778, ed era alto 2 metri. A causa dell'invasione di Napoleone, fuggì dall'Italia e risiedette a Londra, dove si esibì in spettacoli di forza, tra i quali la piramide umana: con una imbracatura di metallo sollevava 11 uomini. Cosa si diceva di lui? "perfettamente formato da essere considerato dagli artisti come il più fine modello mai visto prima". si dedicò in seguito all'archeologia Egizia, contribuendo alla spedizione del busto di Ramses II a Londra. Le sue relazioni sugli scavi, così ricche di disegni e descrizioni, gli hanno valso grande fama nell'ambito dell'egittologia; mai il detto tutto muscoli e niente cervello fu più inappropriato.
Giovanni Battista Belzoni
 Nell'1800, anche da parte di donne come Catherine Brumbach (Sandwina), Josephine Blatt (Minerva), Kate Roberts (Vulcana), vi fu il sollevamento pesi: Ms. Vulcana sollevò un cavallo sopra la testa. Fu però nel XIX secolo che vennero perfezionati manubrio e bilanciere.Nel 1840 il francese Antoine Hippolyte Triat ideò il primo manubrio a peso fisso...il primo esemplare fu chiamato Haltére de Triat, ancor oggi conservato, dal peso di 84 kg. Il suo autore dimostrò di saperlo alzare con un solo braccio. la cosa divenne talmente famosa che manubri e bilancieri con sfere alle estremità venivano chiamati "manubri francesi". Triat, molto meno conosciuto di Eugène Sandow può considerarsi il precursore del culturismo moderno.
Nella sua palestra capeggiava all'entrata la scritta per la rigenerazione dell'uomo; proponeva allenamenti simili a quelli dell'aerobica moderna, con un tamburo che scandiva il tempo e un istruttore che guidava gli allievi.
Antoine Hippolyte Triat
Misure di Triat: altezza 1,79; peso 95cm; collo 45cm; petto 124cm; vita 83cm; bicipiti 41cm; quadricipiti 73com; polpacci 44cm.


Palestra xix
 La proposta di un asta con 2 sfere (anche esteticamente impressionante) fatta da Triat venne col tempo estesa al bilanciere a peso fisso, nel 1850: la differenza tra bilanciere e manubrio consiste esattamente nella lunghezza dell’asta. Le sfere divennero cave così da poterle riempire di sabbia, poi di ferro.
Louis Durlacher, nome d’arte “Professor Attila

Questa idea fu spesso accreditata al pesista tedesco Louis Durlacher, nome d’arte “Professor Attila”.

Louis Durlacher, nome d’arte “Professor Attila
Louis Durlacher, nome d’arte “Professor Attila

Louis Durlacher, nome d’arte “Professor Attila
 È più probabile che l’inventore dei bilancieri caricabili con sabbia (1860) sia del forzuto londinese George Barker Windship, al quale spetta l’invenzione e il brevetto di un manubrio a piastre metalliche (con un peso variabile dai 3,5 ai 45kg). 


Barker-Windship
J. B. Windship



 Invece il Prof. Attila fu molto più famoso, allenando grandi campioni di culturismo come Muller. I bilancieri furono quasi tutti “a dischi”.
Durlacher fu famoso nelle corti reali di gran parte dell'Europa, come consigliere di re e regine. Il suo più grande allievo fu però una leggenda nel BB: un prussiano di nome Friedrich Wilhelm Müller (1867 - 1925). Nato a Königsberg (oggi Kaliningrad), nell'odierna Russia, Müller da bambino rimase affascinato dalla statua dell'Ercole Farnese, vista durante un viaggio con suo padre in Italia.


Ercole Farnese
 Presto andò a Bruxelles con la scusa di studiare medicina. Qui conobbe il professor Attila ed i suoi metodi di allenamento, ma dedicò più tempo alla palestra e il profitto scolastico precipitò...la sua famiglia non gli pagò più gli studi. Egli dovette guadagnarsi da vivere come modello per gli artisti, esibendosi in spettacoli di forza. Girò il Belgio, l'Olanda e la Francia, finché, arrivato in Italia, si dedicò alla lotta greco-romana.
 

Muller
Muller sconfisse in Italia il grande lottatore Basilio Bartoletti, ottenendo successi continui.













 Non più Muller ma Sandow…





Mentre era Venezia, venne a sapere dall'artista Audrey Hunt che lo stava ritraendo, che un forzuto inglese, noto con lo pseudonimo di Samson, o Sanson teneva spettacoli di forza nella Royal Albert Hall di Londra, ed aveva istituito un premio di 1.000 sterline per chiunque fosse stato in grado di eguagliare o superare i suoi record. Volle sfidarlo. Si recò a Londra facendosi dare lezioni di inglese dal prof. Attila (che a quei tempi viveva proprio nella città). Con grande meraviglia Müller sconfisse Samson con grande facilità, ma non ricevette mai il premio di 1.000 sterline: il forzuto inglese era talmente arrogante che pensava di essere l'uomo più forte del mondo, e che nessuno avrebbe mai potuto batterlo. Dopo molto tempo, Müller, che ormai si era fatto conoscere con lo pseudonimo di Eugen Sandow, ricevette soltanto 350 sterline…bastò però la sua fama a mantenerlo egregiamente.

sandow al trionfo londinese
 Sul finire dell'Ottocento andò in America; il produttore Florenz Ziegfield, ne fece l'attrazione principale del suo spettacolo, il Sandow Trocadero Vaudeville.



Sandow al trocadero
  Le sue misure: 82kg, petto 124; bicip 45 ; collo 44.


Eugen Sandow

 È indubbio il carisma di Sandow nell’ambito della storia del culturismo. Un tedesco che vinse in Italia e fece fortuna a Londra e negli USA. Tra l’altro scrisse alcuni trattati sugli albori di questo sport, facendosi ammirare da folle di tutto il mondo. Della sua infanzia si hanno solo notizie autobiografiche, e sarà doveroso fare un po’ di sconti…Da parte del padre fu di famiglia agiata, commerciante di metalli e pietre preziose; L. Castiglioni propende per un lavoro più modesto, ovvero commerciante di frutta e verdura. Fu però grazie al padre se il piccolo Sandow potè vivere in Italia la “sindrome di Stendhal”, in altre parole, la folgorazione e l’amore per le classiche proporzioni della statuaria greco-romana, prefiggendosi di raggiungerla.
Durante il lavoro al Trocadero Vaudevilles Sandow guadagnava da 1500 a 2000 dollari la settimana!
Fu celebre la sua apparizione alla Chicago World Fair del 1893, dove si presentò ricoperto di polvere bianca per simulare una statua classica.
I suoi contemporanei lo chiamarono a perfect man.

Eugen Sandow


Dal ritorno dagli USA egli aprì uno studio a Londra. Ebbe una palestra con clientela agiata, con pesi alquanto ridotti. Due le scuole di cultura fisica appartenute a Sandow: a Piccadilly, in St. James Street 32 e a Ebury Street 115.

Sandow vendette nel mondo i manubri da lui brevettati, chiamati appunto “manubri Sandow”, molto particolari perché richiedevano di chiudere costantemente la presa, in un gioco di tensione di molle.
Molti i prodotti pubblicitari che usarono Sandow come nome promozionale: Sandow’s Healty Cocoa, sigari, Plasmon (proteine del latte in polvere) spesso nominato nei suoi libri.


Uno zoom sui Plasmon direttamente di suoi scritti: Come considerevole aggiunta alla dieta raccomando fortemente un’integrazione, laddove possibile, di PLASMON. Il vantaggio che questo cibo ha rispetto agli altri generi alimentari è che è senza gusto, così che può essere aggiunto ad altre forme di cibo, ed essendo pura proteina aggiunge le sue qualità nutritive. Conseguentemente l’ammontare del cibo usualmente consumato può essere considerevolmente diminuito, riducendo l’accumulo di grasso, distendendo lo stomaco. Io stesso uso PLASMON col mio cibo.

 
PLASMON


Un certo Eugen era convinto che una dieta troppo restrittiva sarebbe stata controproducente nel sollevamento pesi. Consigliava di mangiare un po’ di tutto specie proteine: “I cibi che contengono più proteine sono naturalmente i più nutrienti; latte, uova e formaggio contengono alte percentuali di proteine…negli ultimi anni però un metodo per estrarre proteine dal latte è stato scoperto, e l’estratto è stato messo sul mercato sotto il nome di “Plasmon”.


 
Differenze tra chi usa Plasmon e chi no

 Curiosamente Sandow consigliava di non mangiare troppa carne, di limitarsi nel bere e di evitare i superalcolici, chiaramente, anche se una minima quantità non influenzava negativamente...
Sandow creò un corso di allenamento, il cosidetto Sandow ‘s Sistem. Consisteva in 18 esercizi fondamentali, da svolgersi con leggeri manubri “a molle”, dal peso di 2,25kg. Fu un sistema venduto anche via postale, esempio di primo corso per corrispondenza!


 


Nell’ultimo decennio del 1800 fondò il mensile Body-building Physical Culture, ma si interruppe dopo 14 anni. tra i suoi libri si ricorda Sandow System of Physical Training (1894); il trattato The construction and reconstruction of human body (1907), con una prefazione di Sir Arthur Conan Doyle, autore di Sherlock Holmes, e suo amico.

 





Sandow fu un grande sostenitore della validità di un Ministero della Salute, delle ispezioni sanitarie nei ristoranti, degli assegni familiari, dei pasti gratuiti per bambini svantaggiati, dell’istruzione fisica obbligatoria a scuola, degli esami prenatali per le donne in gravidanza.

Si sposò con Blanche Brookes ed ebbe due figlie  Helen e Lorraine. Il matrimonio fu difficile, perché A perfect Man passava più tempo in palestra, e con altre belle donne, cosa che la moglie non gli perdonò mai, tanto che alla morte del marito nel 1925 (politicamente si disse per un embolia nell’aver sollevato un automobile uscita di strada; più verosimilmente morì di sifilide), lo fece seppellire in una tomba senza lapide e così è rimasto fino ad oggi.

Sandow

La prima competizione di body building della storia

 Si disputò nel 1901 alla Royal Albert Hall di Londra, davanti a un pubblico di 15000 persone, la prima competizione di culturismo, detta THE GREAT COMPETITION,

 
thegreatcompetition


e vide 3 giudici: il nostro Sandow, Sir Arthur Conan Doyle e Sir Charles Lawes, scultore inglese. Il nome della competizione si deve al fatto che accoglieva atleti da tutta l’Inghilterra, e per potervi accedere bisognava classificarsi ai primi 3 posti in gare regionali precedenti.
I criteri di giudizio erano differenti da quelli odierni, come per esempio lo stato dei denti e della pelle.Vinse un atleta di Nottingham William Murray, con 500 sterline
 

 
thegreatcompetition

Secondo: R. Cooper, 300 sterline. Terzo: A.C. Smythe, 200 sterline. Ebbero
una statuetta rispettivamente d’oro, d’argento e di bronzo.
Il trofeo, basato su una statua di Frederick William Pomeroy, del 1891, raffigurava Sandow con un bilanciere a sfere, tenuto in obliquo rispetto al terreno. È la stessa statua che, 76 anni dopo, è stata data a ogni vincitore di Mr. Olympia.


La grandezza di Sandow sta soprattutto nel fatto di essere riuscito a suscitare nella gente comune il desiderio dell’emulazione, spingendola alla pratica della cultura fisica.                          



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