A
Acidi Grassi Essenziali
Acidi grassi che contengono due, o più, doppi legami nelle loro molecole e che l'organismo non è in grado di sintetizzare. Poiché svolgono funzionifondametali nell' organismo, devono essere introdotti preformati con la dieta .
. Gli acidi grassi essenziali sono l'acido linoleico, quello linoleicoe quello arachidonico. Quest'ultimo, a rigore, non può essere definito essenziale perché può essere sintetizzato dall'organismo a partire dall'acido linoleico.
Gli acidi grassi essenziali si trovano principalmente negli oHi di origine vegetale, ma anche (in particolare l'acido linoleico) nel grasso di alcuni pesci.
Acidi Nucleici
Nome collettivo per indicare DNA e RNA, molecole fondamentali presenti in tutte le cellule: la prima si trova nel nucleo e costituisce il materiale genetico di tutti gli organismi; la seconda è presente sopratutto nel citoplasma cellulare e costituisce il macchinario per la sintesi proteica
Acido
Una sostanza che in soluzione cede uno o più atomi di idrogeno, carichi positivamente (ioni).
Acido Lattico
Prodotto di parziale trasformazione del glucosio. Si forma quando i muscoli lavorano in assenza di ossigeno, cioè in anerobiosi.
L'accumulo di acido lattico nei muscoli determina sensazione di stanchezza.
Durante il periodo di recupero l'acido lattico viene allontanato dai muscoli, mediante la circolazione sanguigna, e portato al fegato, dove viene riconvertito in glucosio.
Adattamento
Processo attraverso il quale viene raggiunto un nuovo stato di equilibrio in risposta, per esempio, a una modificazione nel consumo di uno o più nutrienti.
L'adattamento ha dei limiti, superati i quali, l'organismo va incontro a stati nocivi.
Additivi
Sostanze chimiche intenzionalmente aggiunte agli alimenti per vari scopi: generalmente per prolungare la durata migliorare l'aspetto, il colore o l'aroma.
Il tipo e la quantità di ogni additivo ammesso sono regolamentati per legge dopo una valutazione delle sicurezza nell'uso.
Questa può essere sottoposta a revisione, quando nuove conoscenze scientifiche lo richiedano.
Aerobiosi
Se il termine è usato in rapporto all'attività fisica, indica che il lavoro muscolare è effettuato mentre si respira normalmente, quindi con consumo di ossigeno.
I muscoli utizzano l'ossigeno per ossidare completamente il glucosio e gli acidi grassi ed anidride carbonica e acqua, ottenendo il massimo di energia utilizzabile (ATP) per completare il lavoro muscolare.
Attività prolungate nel tempo, come la maratona e lo sci di fondo, sono tipiche attività aerobiche.
Esercizi Gambe E Glutei - Affondi Con Bilanciere
Come per gli affondi con i manubri, gli affondi con il bilanciere sono un'ottimo esercizio per l'allenamento di glutei e quadricipiti.
Anche quì valgono le stesse varianti per enfatizzare l'esercizio sui quadricipiti o glutei:
- Passo lungo: enfasi sui glutei
- Passo corto. enfasi sui quadricipiti
Esecuzione degli affondi con il bilanciere:
Posizione eretta a piedi pari e divaricati quanto la larghezza delle spalle
Fare un passo avanti mantenendo il ginocchio il più possibile allineato con la caviglia o quantomeno non più avanti della punta dei piedi,
tornare alla posizione di partenza e ripetere il movimento con l'altra gamba.
Esercizi Gambe E Glutei - Affondi Con Manubri
Gli affondi con i manubri sono un efficace esercizio per l'allenamento e lo sviluppo dei glutei e dei quadricipiti. Ottimo esercizio sia per l'allenamento generale dei glutei, sia come alternativa allo squat, per l'allenamento dei quadricipiti.
Esecuzione degli Affondi con i manubri
Braccia distese lungo i fianchi con i manubri in mano;
Corpo in posizione eretta a piedi pari e divaricati quanto la larghezza delle spalle,
Fare un passo avanti mantenendo il ginocchio il più possibile allineato con la caviglia o quantomeno non più avanti della punta dei piedi,
Tornare alla posizione di partenza e ripetere il movimento con l'altra gamba.
Note sugli affondi con i manubri :
Se si vuole enfatizzare lo sforzo sui glutei effettuare un "passo" più lungo, ovvero posizionando il piede anteriore più avanti; mentre se si vuole enfatizzare lo sforzo sui quadricipiti, si consiglia di effettuare un passo più breve.
Aggregati Micellari
Sono formati dall'unione di più molecole dello stesso tipo, spesso intercalate da molecole di altro tipo, secondo un ben preciso disegno che conferisce all'insieme proprietà fisiche differenti da quelle delle singole molecole di partenza.
Alcali O Base
Sostanza che im soluzione da ioni idrossilici e reagisce con un acido per formare un sale e acqua.
Alcol Etilico
Comunemente chiamato alcol. Ciò può creare dei malintesi, perchè gli alcoli costituiscono una vasta classe di sostanze caratterizzate dalla presnza, nella loro molecola, di una o più funzioni alcoliche (un atomo di ossigeno legato a un atomo di idrogeno), ma con ruoli nutrizionali diversi.
L'alcol etilico è il costituente che caratterizza le bevande alcoliche e ne determina la gradazione.
Anche altri alcoli si possono trovare, in quantità ridotte, in particolare in bevande superalcoliche e negli aperitivi alcolici, e la loro presenza ne rafforza gli effetti nocivi.
Particolarmente dannoso è l'alcol metilico, il cui livello massimo permissibile è rigidamente definito.
Alimenti Voluttuari
Alimenti che non danno significativi contributi nutritivi, ma che vengono consumati perchè gratificanti e di gusto piacevole.
Spesso gli alimenti voluttuari contribuiscono ad aumentare la quantità di energia introdotta con la dieta.
Alimento
Con questo termine ci si riferisce a ogni materiale capace di promuovere la crescita, il mantenimento e la riproduzione dell'organismo.
Di regola, un alimento è costituito da organismi animali o vegetali e parti di essi, come tali o manipolati e trasformati.
Alleniamo Gli Addominali
L'allenamento dei muscoli addominali riceve da sempre la massima attenzione da parte di tutte le persone che si dedicano ad uno sport, di sovente solo in virtù dell'effetto estetico che si proietta alla vista del prossimo. Impossibile fare zapping tra i vari canali commerciali televisivi senza incontrare una promozione di una qualche sorta di arnese per l'allenamento del "six pack".
Decine le proposte "miracolose" che si annunciano come la panacea per il miglioramento dell'addome. Gli slogan usati sono particolarmente allettanti, assicurando di raddoppiare il beneficio dell'allenamento in metà tempo o ridurre in poche sedute la circonferenza del giro vita. I modelli proposti sono veramente molti, anche se tutti molto simili. Di solito sono composti da una coppia di tubi di metallo a forma di ‘U' uniti da un poggiatesta imbottito. I tubi ad U forniscono una superficie di appoggio per realizzare un movimento di oscillazione/rollio utile al sollevamento facilitato del busto. Ma quanto sono realmente utili ed efficaci questi dispositivi?
I Pro
Il rinforzo della parete addominale è consigliato non solo per un miglioramento estetico ma, soprattutto, per un più vantaggioso sostentamento della colonna vertebrale, in particolar modo del tratto lombare. Proprio in questa zona, il 90% della popolazione soffre di numerose tipologie di dolore, siano essi soggetti sedentari o, al contrario, persone dedite all'agonismo.
Nella maggior parte dei casi, però, sono proprio le persone fisicamente poco attive che possono meglio usufruire di alcuni attrezzi per l'allenamento dell'addome, specialmente per evitare movimenti ridondanti ed inutili, dovuti per lo più alla mancanza di esperienza. In effetti, tutti i dispositivi prevedono un appoggio per la nuca ed un supporto per le braccia, al fine di isolare il più possibile il gruppo muscolare addominale. Inoltre gli esercizi di crunch, rispetto ai sit-up, impegnano in modo minore i dischi intervertebrali della colonna lombare, per via di una inferiore forza di compressione, la quale aumenta man mano che si arriva in prossimità della stazione seduta.
Anche le persone che soffrono di problemi cervicali, (i quali mal si associano alla classica trazione del capo effettuata per mezzo delle mani durante il sollevamento del busto da supini), possono beneficiare del supporto delle attrezzature, evitando movimenti scomposti del capo, dovuti in maggior modo, alla mancanza di abitudine a sostenere il collo in sospensione e orizzontale rispetto al terreno, posizione che richiede una parziale riprogrammazione degli schemi motori attuati in stazione eretta.
I Contro
Se dovessimo, però, analizzare l'allenamento dell'addome per come è sempre stato fatto, noteremmo una notevole discrepanza tra l'esercizio effettuato a terra e i movimenti della vita reale. Infatti, i classici crunch e sit-up effettuati flettendo il busto dalla posizione distesa (supina) non ricalcano nessun movimento compiuto durante la vita di tutti i giorni. A parte poche occasioni, raramente ci solleviamo da terra in questo modo. Al contrario, la parete addominale entra in funzione come stabilizzatrice del tronco in moltissimi gesti effettuati in stazione eretta, sia durante la vita sociale che nella pratica sportiva. Sarebbe quindi più corretto allenare la "funzione" che i muscoli addominali svolgono, prendendo in considerazione il corpo secondo una visione olistica, piuttosto che segmentaria. Rimandiamo ad un altro momento le considerazioni in merito a quale tipo di allenamento sia più corretto e soffermiamoci meglio su cosa pubblicizzano i media in merito agli strumenti in questione.
La maggior parte delle attrezzature sono promosse come potenziatrici del semplice esercizio di crunch o sit-up mentre, invece, alla realtà dei fatti, non apportano nessun miglioramento rispetto all'attività a corpo libero.
In realtà, i sistemi di sostegno per gli arti superiori e per il capo, pur permettendo una più comoda esecuzione dell'esercizio, riducono, allo stesso tempo, il raggio di movimento del busto (ROM) diminuendo, si, lo sforzo, ma di conseguenza anche l'attivazione e il reclutamento delle fibre muscolari dei distretti interessati e, cosa non da poco, annullano l'indipendenza dei vari segmenti corporei coinvolti nell'esercizio. Di fatto, testa, collo, tronco e bacino presentano quattro diversi angoli di azione, i quali, sommati tra loro, determinano una flessione parziale (crunch) o totale (sit-up) della porzione superiore del busto, l'entità della quale differisce anche in base al sesso dell'esecutore.
Le difformità di attuazione riscontrate rispetto al normale crunch, sono inoltre abbastanza diverse anche in base alla tipologia di attrezzatura utilizzata. Alcuni attrezzi usufruiscono di un sistema a "rullaggio", in cui la base di appoggio prevede una traiettoria semicircolare, altri utilizzano un sistema a "pivot", in cui l'attrezzo esplica il suo lavoro per mezzo di un asse di rotazione fisso. Questi differenti approcci costruttivi, fanno si che la traiettoria di sollevamento del busto sia notevolmente dissimile tra un modello e l'altro.
Bisogna aggiungere che, l'utilizzo di attrezzature, prevede sempre la necessità di mantenere il corpo vincolato lungo un unico piano di azione (sagittale), motivo per cui, l'esercizio risulta invalidante nei confronti dello sviluppo della coordinazione motoria necessaria all'attivazione di tutte le catene cinetiche interessate dal movimento.
Un piccolo accenno anche alla riduzione del giro vita. Potete fare tutti gli addominali del mondo, ma nessun esercizio vi farà dimagrire in modo mirato. Ciascun esercizio fisico collabora ad un consumo calorico totale, che non può essere indirizzato ad un unico distretto corporeo. Per perdere l'odiata pancetta, dovete ridurre il grasso corporeo totale, possibilmente integrando una corretta alimentazione e una serie di workouts aerobici. E questo non è possibile ottenerlo con pochi minuti al giorno, occorre una corretta pianificazione d'opera che, se ben condotta, porterà ai risultati tanto attesi. Concludendo: il buon vecchio crunch a terra è migliore di qualsiasi attrezzo proposto dal mercato e se state pensando di acquistare uno strano strumento per l'allenamento dell'addome..... beh, continuate a pensarlo solamente, vi risparmierete soldi e delusioni.
Allergene
Sostanza capace di provocare un risposta allergica.
Allergia
Fenomeno di tipo immunologico, non benefico per l'organismo.
L' allergia può essere considerata una forma di ipersensibilità individuale a sostanze che risultano invece innocue per altre persone.
L'organismo reagisce con risposte che si manifestano, con maggiore o minore gravità, in tessuti e organi diversi.
I sintomi più comuni sono l'orticaria, l'asma, il mal di testa. Nei casi più gravi si può avere shock anafilattico.
Esercizi Spalle - Alzate Laterali
Esecuzione delle alzate laterali, esercizio per le spalle, dedicato allo sviluppo delle fasce laterali del deltoide.
Gomiti leggermente flessi, manubri davanti alle cosce e palme parallele
Tenendo ferme le spalle, inspirate e sollevate lateralmente le braccia
Cercate di mantenete i gomiti leggermente flessi e la parte posteriore del manubrio (dove si trova il mignolo) più in alto di quella anteriore (dove si trova l'indice).
Riabbassare lentamente, espirando.
Note per le alzate laterali:
Non sollevate i manubri oltre la testa
Esercizi Spalle - Alzate Laterali A 90 Gradi
Esecuzione delle alzate laterali a 90 gradi, dette anche fly posteriori, esercizio per le spalle, dedicato allo sviluppo delle fasce posteriori del deltoide
Esecuzione delle alzate laterali a 90°
In piedi con le gambe flesse o seduti sul bordo di una panca con i piedi uniti.
Afferrate due manubri e piegatevi in avanti,
Con le i gomiti leggermente flessi, portate i manubri davanti alle ginocchia (dietro se siete seduti sulla panca)
Espirando sollevate le braccia tenendole perpendicolari al busto.
Avvicinate di conseguenza le scapole, fino al limite del movimento consentito.
Inspirando tornate lentamente nella posizione di partenza.
Ripetere.
Amido
Macromolecola appartenente alla classe dei carboidrati, formata dall'unione di molte molecole di glucosio.
E' il costituente principale dei cereali, e una delle principali fonti di energa alimentare dell'umanità.
Aminoacidi
Molecole costitutive delle proteine, chiamate così perché contengono un gruppo amminico e un gruppo acido, attraverso i quali avviene il loro concatenamento per formare le proteine.
Anaerobiosi
Situazione di breve durata in cui l'attività fisicaa improvvisamente, viene svolta a respiro bloccato e quindi in assenza di ossigeno.
In questo caso l'unica fonte energetica che i muscoli possono utilizzare in modo parziale dopo aver esaurito le piccole scorte di ATP e CP, è il glucosio, che viene convertito ad acido lattico.
La quantità di energia utilizzabile (ATP), ottenuta in anaerobiosi, è notevolmente inferiore a quella che si ottiene in aerobiosi.
La corsa veloce e il salto sono tipiche attività anaerobiche. Alcuni sport, come il calcio e la pallacanesttro. comportano periodi di anaerobiosi alternati a periodi di aerobiosi.
Anoressia
Diminuizione o assenza anormale d'appetito. con conseguente denutrizione e perdita progressiva di peso corporeo.
In alcuni casi l'anoressia è accompagnata da sintomi neurotici molto gravi, e prende il nome di anoressia nervosa.
Anticorpi
Speciali molecole proteiche, conosciute collettivamente con il nome di immunoglobuline.
Gli anticorpi difendono l'organismo delle infezioni, inattivando molecole estranee (antigeni), come per esempio tossine batteriche e virali. alle quali si legano in modo specifico.
Gli anticorpi facilitano anche l'azione delle cellule fagocitarie che, insieme a un complesso sistema di proteine. chiamato complemento, uccidono e distruggono i microorganismi invasori.
Il sistema immunitario è dotato di "memoria", nel senso che, esposto una seconda volta allo steso antigiene. risponde prontamente la conformazione di anticorpi specifici.
La malnutrizione. in particolare proteica, riduce la capacità di difesa immunitaria.
Apparato Respiratorio
Fosse nasali, faringe, laringe, trachea e bronchi sono un complesso di canali attraverso i quali l'aria che respiriamo arriva agli alveoli polmonari, dove l'ossigeno in essa contenuto passa nel sangue. Bocca, faringe ed esofago sono un parallelo complesso di canali attraverso i quali gli alimenti che ingeriamo giungono allo stomaco e all'intestino, dove vengono assorbiti e assimilati. L'insieme costituisce le vie aero-digestive, la principale porta di entrata del nostro corpo, attraverso cui passa sia il ’’combustibile’’ che serve per la crescita e il funzionamento dell’organismo, sia l'ossigeno che serve per la sua combustione e utilizzazione. E’ naturale che questa porta sia dotata di una serie di meccanismi di difesa contro batteri e virus, che possono essere convogliati dagli alimenti e soprattutto dall'aria respirata, oggi così spesso inquinata.
A questo provvedono:
- le fosse nasali, che con la loro conformazione costituiscono un efficiente condizionatore;
- il sistema di trasporto mucociliare delle mucose respiratorie;
- il tessuto linfatico delle tonsille.
Il Naso
Dal punto di vista dell'anatomia descrittiva il naso, così come lo si intende comunemente, costituisce solo una parte del naso vero e proprio, e precisamente il naso esterno o piramide nasale. A esso fa seguito una parte ben più estesa rappresentata dalle fosse nasali, in forma di due canali scavati profondamente nello spessore del massiccio facciale e diretti dall'avanti all'indietro, sino a sboccare nella parte alta della faringe o rinofaringe. La funzione principale del naso è quella respiratoria e, in effetti, dobbiamo ricordare che nell’uomo e nei mammiferi la respirazione fisiologica è quella nasale; la respirazione per mezzo della bocca è in genere insufficiente e a lungo andare è sempre più o meno deleteria per l’albero respiratorio. Sull'aria inspirata le fosse nasali esercitano un’importante azione difensiva con processi di riscaldamento, di umidificazione e di filtrazione, destinati a proteggere le vie aeree inferiori dove l'aria giunge con una temperatura intorno ai 37°C, pressoché satura di vapore acqueo e depurata delle particelle estranee più grossolane. Tutte queste funzioni sono meravigliosamente regolate dai riflessi nasali, che possono essere scatenati anche da minime variazioni della temperatura, umidità e purezza dell'aria inspirata.
Le cavità nasali svolgono anche un importante ruolo nella funzione della fonazione, facendo parte, assieme alla bocca e alla faringe, del tubo risonatore. Infine, nella parte più alta delle fosse nasali è localizzata la mucosa olfattiva, contenente le cellule sensoriali specifiche destinate alla percezione degli odori.
La Faringe
La faringe viene considerata la seconda porzione del tubo digerente. In realtà essa dà passaggio non solo al bolo alimentare, ma anche all'aria della respirazione. E’ formata da un condotto, a parete muscolare, posto davanti alle prime sei vertebre cervicali.
La forma della faringe ricorda grossolanamente quella di un imbuto, esteso dalla base del cranio fino al punto dove inizia l'esofago.
Nella parte della faringe vicina al naso l'epitelio presenta delle ciglia che, con il loro movimento, convogliano ogni materiale estraneo verso la bocca. Nella parte che segue, invece, l'epitelio deve sopportare l'attrito del cibo e diventa perciò a più strati per acquistare una resistenza maggiore. La presenza di numerosi globuli bianchi, insieme alle tonsille, permette alla faringe anche un ruolo di difesa immunitaria contro le infezioni, con particolare importanza soprattutto nel bambino.
La Laringe
E’ anch’essa una parte delle vie aeree ed è situata davanti alla faringe, con la quale comunica, sopra la trachea e sotto la lingua. La forma della laringe è nel complesso simile a quella di una piramide cava, la cui base guarda in alto verso la lingua e il cui apice tronco si continua inferiormente nella trachea. Le sue dimensioni variano notevolmente in rapporto al sesso e all'età. Nell’uomo è infatti molto più sviluppata di quella della donna e presenta una più accentuata differenza nel diametro antero-posteriore, determinando sulla superficie anteriore del collo quella particolare sporgenza che prende il nome di pomo d'Adamo. Dal punto di vista della fisiologia la laringe è un condotto tubolare adibito a:
a) produrre i suoni, lavoro che viene svolto dalle corde vocali, che vibrano al passaggio dell'aria: in questo senso la laringe può essere considerata come l'organo fondamentale della fonazione;
b) consentire il passaggio dell'aria verso i bronchi e i polmoni: in questo senso la laringe partecipa alla funzione respiratoria;
e) impedire che i cibi passino nelle vie respiratorie. Infatti quando inghiottiamo il cibo, la laringe si innalza e l'epiglottide (una delle cartilagini che la compongono) si piega, a fare da coperchio che chiude l'imboccatura delle vie aeree più basse. In questo modo gli alimenti prendono la via dell'esofago e dello stomaco e non entrano nella laringe, da cui potrebbero proseguire nella trachea e nei bronchi fino ai polmoni. Quando qualche particella di cibo "va per traverso", ossia penetra erroneamente nelle vie aeree inferiori, suscita tosse e senso di soffocamento.
La Trachea
Al di sotto della laringe troviamo la trachea, primo segmento delle vie aeree inferiori, rappresentato da un condotto lungo circa una dozzina di centimetri, disposto verticalmente, con un diametro di circa due centimetri e una forma quasi regolarmente circolare, solo un po' appiattita nella parte posteriore: tale forma è mantenuta perché l'impalcatura della trachea è costituita da una serie di 15-20 anelli cartilaginei, sovrapposti e connessi tra loro da tessuto connettivo ed elastico; questi anelli sono però incompleti e mancano della parte posteriore, che risulta di conseguenza appiattita.
Come abbiamo detto, la funzione principale della trachea è quella di convogliare l'aria respiratoria agli alveoli polmonari, assicurandone una adeguata temperatura e umidità e trattenendo le particelle di polvere in essa contenute: tale compito è svolto dal rivestimento mucoso che ricopre il lume della trachea e dai movimenti coordinati delle ciglia del rivestimento epiteliale, che imprimono al muco un continuo movimento, in conseguenza del quale, lo strato superficiale viene spinto verso l'esterno, rinnovandosi continuamente. Dato che la trachea costituisce uno dei più importanti segmenti dell'albero respiratorio, ben si comprende come i suoi disturbi rientrino frequentemente nell'ambito delle malattie delle vie aeree.
L’albero Bronchiale
Abbiamo già visto come l'aria respiratoria, prima di raggiungere gli alveoli polmonari, percorre un lungo sistema di canali che costituiscono nel loro insieme le vie aeree, distinte in vie aeree superiori (fosse nasali, la faringe e la laringe) e in vie aeree inferiori
(trachea e bronchi). La trachea, dopo essere discesa verticalmente dal collo nel mediastino, giunta alla sua estremità inferiore si biforca nei due bronchi, detti principali, o primari, per distinguerli dalle loro successive diramazioni. Questi, dopo avere percorso un breve tratto, entrano nel polmone e danno origine, all'interno di questo, a una serie di diramazioni secondarie (bronchi intra-polmonari), simili ai rami di un immaginario albero rovesciato: da qui la denominazione ormai classica di albero bronchiale. I due bronchi principali, si riducono via via sempre di più in dimensione, passando da bronchi di primo ordine a quelli di secondo ordine, di terzo ordine e, quindi, di quarto ordine, così procedendo fino alle più piccole ramificazioni bronchiali periferiche, che entrano in rapporto con gli alveoli polmonari, la cui parete contiene una fittissima rete di capillari provenienti dall'arteria polmonare e confluenti nelle vene polmonari.
I Polmoni
I polmoni sono due e sono collocati, uno per parte, nella cavità toracica che riempiono quasi completamente, lasciando nel centro uno spazio, il mediastino, occupato dal cuore, dal pericardio, dai grossi vasi sanguigni, dalla trachea, dall'esofago, ecc. Il loro colore è roseo nel neonato, ma con l'avanzare dell'età, per il lento ma progressivo accumularsi del pulviscolo atmosferico, vengono ad assumere un colore grigiastro. Il polmone destro è diviso in tre parti o lobi: superiore, medio e inferiore. Il polmone sinistro presenta invece due soli lobi: superiore e inferiore.
I polmoni sono organi molto leggeri, pesano insieme 1.100 g circa e hanno un volume che si aggira sui 1.700 cc. Dopo che in essi è penetrata dell'aria galleggiano se posti nell'acqua, nel feto che non ha ancora respirato, risultano più pesanti dell'acqua e
quindi affondano (con questo metodo è possibile stabilire se un neonato ha respirato prima del suo decesso).
La struttura interna del polmone dipende dalle molteplici ramificazioni e suddivisioni che subiscono i bronchi dopo essere penetrati nei tessuti propri del polmone. Questi infatti, dividendosi e suddividendosi, terminano in tubuli sottili detti bronchioli respiratori ognuno dei quali termina con una cavità a fondo cieco: l'alveolo polmonare. I bronchioli respiratori e gli alveoli da essi dipendenti, formano l'unità polmonare fondamentale. La parete alveolare è ricoperta da due tipi di cellule: il 97% di queste cellule sono piatte, a superficie liscia, di minimo spessore (pneumociti di I tipo); il restante 3% è costituito da cellule cubiche, voluminose, dotate di azione secretoria (pneumotociti di II tipo).
Due Organi Essenziali:
I polmoni, organi essenziali della funzione respiratoria, hanno un'estensione dì superficie straordinariamente grande per soddisfare il nostro notevole e continuo fabbisogno di ossigeno; la loro struttura è infatti organizzata in modo tale da creare un'area complessa ed estesa corrispondente a circa 40 volte la superficie del corpo: ciò consente all'uomo maggiori possibilità di prestazioni rispetto a molti animali. L'uomo, in altri termini, è in grado di svolgere un pesante lavoro muscolare per diverse ore senza fermarsí: al contrario, animali come i rospi, per esempio, non possono sostenere sforzi protratti proprio perché l'area per gli scambi respiratori di questo animale non è di molto maggiore dell'area della superficie cutanea.
Assorbimento
Processo mediante il quale i nutrimenti, una volta estratti dagli alimenti e scissi nella loro unità costitutiva nel . processo di digestione, vengono trasferiti dal tratto digerente alla corrente sanguigna, per essere utilizzati dall'organismo.
ATP
Composto ricco di energiaformato da una base (adenina), uno zucchero a cinque atomi di carbonio (ribosio) e tre molecole di acido fosforico.
E' l'unica forma mediante la quale l'energia. che si libera nella ossidazione di grassi, carboidrati e proteine. può essere trasferita e utilizzata per compiere lavoro.